mercoledì, febbraio 28, 2007

innumerevoli volte con te

tra il dire e il non dire
acconsentii
ad un bacio gentile
e spudorato...

inclinazioni


s
e
r
a
f
i
c
h
e

a

d
u
e

v
o
c
i

lunedì, febbraio 26, 2007

ricetta



boccioli
rosa
di albero
primofiore
spruzzati
dalle luci
aranciate
al mercurio
con tocco
di luna
crescente
in cielo
un pò
blu cobalto...

milano

di notte
diventa
arancione...

pere


e ceralacca

psychedelic


spring

passo


à deux

lingèrie

stile:
"facciamo quattro passi?"

transiti













































domenica, febbraio 25, 2007

schulz 3



microcosmi



oggi piove...

vedo le gocce appese sui fili stesi sul balcone...

così il mondo sembra un gelato che si scioglie lentamente, un gelato al limone bianco cielo di oggi...

mi affaccio a respirare la pioggia, mi lascio dolcemente tratteggiare il volto come il velo colorato delle bomboniere...

c'è silenzio fuori, finalmente così posso continuare i miei viaggi di sogno....

i prati di tarassaco gialli, il polline leggero che si posa sulle ali, i tramonti e le albe della terra di mezzo, i discorsi sottili degli elementali....

memorie




di una
clowna

giovedì, febbraio 22, 2007

schulz 2



perchè domani

....
nell'estremo tentativo
di raggiungerti
di afferrarti
mi domando
se ci riuscirà

humor


Gesù si reca nei pressi della tomba di Lazzaro e si prepara al miracolo. Debitamente concentratosi inizia a sussurrare:
"Lazzaro, alzati e cammina". Nulla. Con voce più forte:
"Lazzaro, alzati e cammina!". Niente.
Ancora più forte:
"Lazzaro, alzati e camminaaaa!!!". Ancora nulla.
Urlando a squarciagola e avvicinandosi:
"Laazzaaaroooo, alzaaaaatiiiii e caaamminaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!" .
E poi: "Oh, ma questo è morto!"

schulz




mercoledì, febbraio 21, 2007

dimensione


adagiata
su timbri
originati
da impulsi
autoreferenziali
edonistici
narcisistici
trascendenti
l'impatto
dell'ironia
sulla superficie
non manifesta
ma insita
nell'inconscio
pulsionale
congiunto
a schemi di irrazionalità
genuina e spontanea....
mi ami?

occhi


Occhi di tenebra,
occhi in cammino
sentieri di polpa in balia della
dolce risacca
parole spente
parole impossibili
oh, silenzi
corpi finalmente abbracciati
nella regalità dell'estasi e della forma;
occhi ti cercano, occhi ti scovano
come cucchiai nel burro
imprimono le sillabe...

viaggiando con passo di volpe


...
io vagabonda
e tu sedentario quietista
in un viaggio d'aereo
che sa di banane e nuvole nere
ci chiamiamo di lontano
come stai? e tu?
...
Dacia Maraini

per


vangare un terreno
bisogna iniziare
dallo scavare una buca
che poi viene riempita
dalla terra rigirata
di un'altra buca
che poi viene riempita dalla
terra rigirata di un'altra buca
e così via
fino alla fine del terreno...
la buca deve essere
nè troppo profonda
nè poco
il giusto...
per vangare un terreno
bisogna aspettare la
fine dell'inverno
quando è ancora abbastanza
freddo da essere friabile e non ci si spezza la schiena inutilmente...
per vangare un essere umano valgono più o meno le stesse regole....
il settimo sigillo???
c'entra....c'entra....

martedì, febbraio 20, 2007

nonnina


raccontami una storia...
"c'era una volta
un re
seduto sul sofà
che disse alla sua serva:
raccontami una storia
e la serva incominciò:
c'era una volta un re
seduto sul sofà
che disse alla sua serva...
cuvurssscdassruselsi

qualcosa


di vagamente
familiare...
non so...

eh



vvaii!!!

Marcoooo!!!

auguri!!!

che


partita!!!

anche se abbiamo perso...

lunedì, febbraio 19, 2007

aria


parigina
nella banlieue
milanese

uomo



Uomo
lasciami le tue orme,
tambureggianti risa,
polvere luminosa del plenilunio
dita e sangue, arterie e palpebre sbarrate
l'arrossire dell'alba nei boschi di carpini
le pieghe sottili dell'anima intessute di membrane

uomo costringimi a colpirti
col mio bacino, con le mie pelvi di madreperla
per inondare le tele di sterpi, per raccoglierti più oltre
colato come un siero
i denti gialli della pittura,
gli affreschi mistici, l'estate ridondante
e le dolcezze,
e le maestrie
costringimi così ad afferrarti, affranto della tua nudità
ma, Dio, così meravigliosamente crocifisso
a berti il seme dal costato,
giunto a esalare
la pietà definitiva, il mio acume, il mio scettro
riempimi i minuti come brocche troppo colme
che rovescino ambrosie
sopra rami di ferro

uomo, amami,
amami di un grido, di un grido ultimo
strappami la tua voce sgocciolandola tra le lenzuola
dell'anima...

sabato, febbraio 17, 2007

fila-strocca-strampa-lata


che bello avere sonno
che bello andare a letto

(il vento lucido la notte chiara forse una stella mi guida ancora )

che bello chiudere gli occhi sopra il cuscino
che bello sgusciare fuori fino al mattino

(e la luce arancione sul comodino)

chiudo gli occhi e non penso più
la forma dell'ennesimo sogno a testa in giù...

Il segreto


Voglio che il mattino ignori
il nome che ho dato alla notte.
Voglio che evapori in silenzio, come una lacrima
nel vento dell'alba.


Voglio che il giorno proclami
l'amore che ho nascosto
agli occhi del mattino.
Voglio che s'incurvi sul mio cuore spalancato
e lo accenda come grano d'incenso.


Voglio che il tramonto dimentichi
il segreto che ho sussurrato al giorno,
e se lo porti via, insieme al mio amore,
nelle pieghe del suo mantello pallido.


Armand Silvestre

venerdì, febbraio 16, 2007

D'altri amanti


D'altri amanti
non voglio più stormire,
notte.
Scrivimi altri epiteti,
lasciami quietare.
Ho saputo
cose eccessive di me e di te.
Grandi laghi, Alpi del Sud
t'han portato via.
Lasciami distendere
sulle carreggiate,
sono allibito
ho visto cose grandiose
e nullità.
Domami, notte.
Fallo subito.
Ho così sete di dimenticare,
così fame di partecipare
alla schiettezza dei tuoi amplessi
e di evitarti.

2 x 2


Alle menti più dotate del mondo venne posta la seguente domanda:


"quanto fa 2 x 2?"


L'ingegnere tirò fuori il suo regolo calcolatore, lo fece scorrere avanti e indietro per un po', poi annunciò: "3.99".


Il fisico consultò alcuni manuali tecnici, impostò la domanda sul suo computer, poi affermò: "E' compreso fra 3.98 e 4.02."


Il matematico ci pensò su per un po', ignaro del resto del mondo, poi dichiarò: "Non so qual è la risposta, ma posso dimostrare che esiste."


Il filosofo disse meditabondo: "Ma, cosa intendete esattamente con "2 x 2"?


" Il commercialista chiuse tutte le porte e le finestre, si guardò intorno con circospezione e chiese, a bassa voce: "Cerchiamo di metterci d'accordo. Quanto volete che faccia?".

La


La mente è come un paracadute,
funziona solo quando si apre...
Einstein

umorismo


matematico:
Un po' come nella mitologia accadde a Didone, ad un ingegnere, un informatico e un matematico viene offerto il possesso di un pezzo di terra, ma solo quanto riusciranno a cingere con una corda data.
Il tentativo di ciascuno è allora di tracciare un cerchio molto grande, per potersi accapparrare più terra. L'informatico piuttosto impulsivamente prende la corda e cerca di formare un cerchio il più grande possibile.
L'ingegnere ci riflette su, prende la corda e inizia a sfilacciarla in modo da ritrovarsi con tante cordicelle ancora legate tra loro e riuscire a tracciare un cerchio ancora più grande. Il matematico semplicemente sistema la corda per terra, approssimativamente in cerchio intorno ai suoi piedi e declama "Io mi dichiaro fuori".

mercoledì, febbraio 07, 2007

chioma delle carezze



Sentimenti visibili
Vicinanza leggera
Chioma delle carezze

Senza ombre nè dubbi
Dài gli occhi a quel che vedono
Visti da quel che guardano

Fiducia di cristallo
Tra due specchi
Ti si perdono gli occhi nella notte

Per unir desiderio e risveglio


J. Prévert

domenica, febbraio 04, 2007

ricci di vento


stanotte ho sognato
ma c'eri anche tu
tra le scatole aperte e
la notte dolce nella stanza,
le voci del mondo
e giochi d'amore...

...

non mi sono
chiesta nulla
davvero
dell'improvviso
sgusciare fuori
del mio cuore
...





millenni di bugie


millenni di bugie
e acque stagnanti
come colano i tuoi occhi
di ridenti delizie
sulle mie mani nude
la pena si squaglia
con la grazia
di un gelato al limone e mio dio
ma perchè non paghi mai il sabato
ma aspetti una domenica
di malumori fra tegole rotte
e asini malati
fra mosche cavalline e
violini che volano
per dirmi che non sei solo
e la seduzione è una vecchia maestra
da cui hai rubato ogni bene
e adesso sei tu che insegni
ai grilli l'amore del mattino
con un canto beato che
ti divide la lingua
in due trionfi di menzogna
Dacia Maraini

punto d'appoggio



a volte si scivola dentro di sé
talmente in profondità
senza riuscire poi a trovare più il punto d'ingresso...
e allora?
l'inciampare
su se stessi
è consentito...
ma la catastrofe
perché?