domenica, febbraio 04, 2007

millenni di bugie


millenni di bugie
e acque stagnanti
come colano i tuoi occhi
di ridenti delizie
sulle mie mani nude
la pena si squaglia
con la grazia
di un gelato al limone e mio dio
ma perchè non paghi mai il sabato
ma aspetti una domenica
di malumori fra tegole rotte
e asini malati
fra mosche cavalline e
violini che volano
per dirmi che non sei solo
e la seduzione è una vecchia maestra
da cui hai rubato ogni bene
e adesso sei tu che insegni
ai grilli l'amore del mattino
con un canto beato che
ti divide la lingua
in due trionfi di menzogna
Dacia Maraini

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