domenica, novembre 11, 2007

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In oriente si pone questo enigma: "Cos'è che vuole essere sepolto?"
Risposta: "Il seme".
In effetti, il seme vuole essere sotterrato, ma quando prende a vivere cresce solo verso l'alto.
Il maestro vede nuove occasioni, e il fuoco della steppa sospinge i cavalieri in una sola direzione

Foglie del giardino di Morya

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Vi dirò come un grande guerriero colse una delle sue vittorie maggiori.
Pose a fuoco la steppa alle spalle del proprio esercito, e diede mille cavalli ai prigionieri, che fuggissero. Questi corsero atterriti dal nemico, e vi sparsero il panico. Le sue schiere poi irruppero dietro a quelli, non avendo altra via di scampo.
Calpestarono il nemico più veloci delle fiamme.
Il condottiero dalla vista corta brucia la terra dietro l'avversario, ma un capo saggio la mette a fuoco alle spalle delle proprie milizie.
Parimenti, le prime migrazioni dall'Asia distruggevano avanzando ponti e guadi al loro passaggio, sì che il pensiero di ritirarsi non entrasse nelle menti.


Foglie del giardino di Morya

venerdì, novembre 09, 2007

La grande eau


come l'acqua
anch'io cerco sempre
la via più breve
per arrivare al mare

cosa c'è dietro


un aggancio sicuro

asterisco


wrapped with care in the blossom fragrance of meditation

I'm still growing up in consciousness

like an ear of corn outstretched toward its own solstice
*

mercoledì, novembre 07, 2007

Frank


Non saprai mai cosa è abbastanza
se prima non sai cosa è troppo.
La via dell'eccesso porta al palazzo della saggezza.
Se il folle persiste nella sua follia diventerà saggio
William Blake

martedì, novembre 06, 2007

mi


son sentita a casa a Venezia
come di ritorno da un lungo
viaggio a posare le valigie
sull'uscio della mia casa...

lunedì, novembre 05, 2007

quando il silenzio




prende il posto
nei pensieri
comincio a canticchiare
vecchie canzoni...
camminare a raccogliere
conchiglie...
il sole a specchio sulle onde...
bene, mi arrendo ancora un pò...


dead

where I could talk to you for ever and ever

lunedì, ottobre 29, 2007

con una luce così


più o meno
si sa dove andare...
un volo a planare
un navigare a vista...
e dove non basta
un procedere a tentoni
giocando a mosca cieca
con il tempo...
ogni tanto dò uno strattone al morso...
ogni tanto un balzo al galoppo...
ogni tanto resto a guardare
fin dove sa finire la luce
e fin dove posso sfinire il mio buio...
e vàiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

esercizi di stile


...pa
...peronzolo
...nocchia
...strello
...vanello
...ncore
...schiare
...cchia
...moscello
...mpante
...nnicchiarsi
...nnuvolarsi
...nuncolo
...pina
...ppacificarsi
...gione
...violo
...ttrappito
...rità
...refatta
...manzina
...mmendata

wanted








la destra va a sinistra

e la sinistra va a destra

la sera




quel solito limitare del giorno
che rassicura i viandanti...

domenica, ottobre 28, 2007

saluti e baci



rifletto molto

davanti al riflesso

di ciò che si riflette per me...

un bel stravolgimento

di prospettive usuali

quasi ai miei antipodi

il sottosopra, soprasotto

che capovolge il

così in alto e così in basso...

ueilà patacchina concetto forte e chiaro,

mò basta, neh?

equilibrium


alla fine, dopo l'ennesime oscillazioni
tra estremi, tanto che sono opposti
che per forza poi uno tenta di rifugiarsi nell'idea del vuoto,
l'affascinante dimensione che tutto ingloba e nulla impegna,
cioè che tutto impregna e ingloba il nulla,
allora, come dicevo...
vuoto, nulla, in fondo poi il nulla è l'unica dimensione che diventa permanente...
quello che è permanente è il nulla,
soprattutto in me che sono un'aspirante nullità di nullezza...
quindi, come dissi più volte,
nulla è permanente
e non, nulla è la permanente
perchè essendo riccia e sconnessa naturale sarebbe fuori luogo, cioè fuori nulla, cioè fuori e basta (questo però suona bene..)
e poi, e poi...io davvero non penso a nulla, cioè io penso nulla...
cioè devo pensare a nulla per non pensare a nulla rischiando così di pensare a qualcosa...
aspetto soltanto che il nulla pensi a me...
senza pensare naturalmente di aspettare...
cioè voglio essere a zero: numero di pensieri = 0
cioè mi metto tra parentesi e mi elevo alla potenza di zero....
e divento uno...
in fondo tutti alla fine vogliono diventare uno, o no?
già ma poi quanti uno ci sono?
tanti uni in uno...
e poi dicono che ESSERE per un essere umano significa esser-ci...
siamo uni nell'esser-ci, cioè siamo unici nell'esser...e
ma va là patacchina e questo me lo chiami non pensare?
forse è meglio elevarsi alla potenza di uno per diventare....


martedì, ottobre 23, 2007

e s.... p a n...s i...o n e




...ho la convinzione folle che abbiamo contemporaneamente tutte le nostre età,
cioè viviamo contemporaneamente tutte le fasi di età,
da quella embrionale a quella incartapecorita,
ma che privilegiamo nel presente quella che asseconda di più
l'idea che abbiamo dello scorrere del tempo,
in realtà non si invecchia veramente ci si espandeeeeeeee
come un tronco d'albero, come una stalattite o stalagmite..eh eh

lunedì, ottobre 22, 2007

domenica, ottobre 21, 2007

già


Viviamo nella presunzione di "pensare"
mentre è possibile che noi "veniamo pensati"
Friedrich Nietzsche