giovedì, agosto 17, 2006

ancora sul ritorno


Uno lo teme e basta
ti sembra di perdere contatto
con la normalità da cui provieni
e con quella che ha preso il viaggio intorno a te
e ti accorgi che sei già partito quando
vedi che riprendi a sognare
anche se con il solito corpo
ma questa volta al buio di alberi alti
che imitano la pioggia invece di stormire e basta
con il vento...
la sera i grilli seguono sempre il giorno delle cicale
attraverso i mille deserti di aghi e
di sentieri liquidi delle formiche...
ti abitui subito al silenzio
almeno fuori un po' di più lo riesci a tollerare
anzi, aspetti che si addensi, che si avvicini di più,
in fondo è come un essere selvatico a cui permetti l'agguato...
sai per questo di essere solo appoggiato
in maniera più o meno distratta alla superficie del mondo
con la voglia di amare sempre
e rispondere alle eco del corpo...


Nessun commento: