domenica, settembre 17, 2006

pelle


Mi interessa la pelle
Come le superfici che incontro
Mi piacciono le soglie
È vero…
Resto lì per tempo a guardare queste geografie del cuore…
È così il pensiero si addormenta…
La pelle è una soglia
non sempre aperta ma sensibile
non sempre visibile ma certa
Anche sotto i paleto’, i pastrani, le corazze medioevali
Il toccare, lo sfiorarsi, sono arti di pazienza e amore
A volte, quando dormo sento di avere accanto
Soglie infinite di corpo
Come guardiani del viaggio, come compagni di sogno,
come densità buona…
Le pelle e la terra hanno in comune il desiderio nascosto che le crea
Come primo appoggio da quando si aprono gli occhi, da sempre
Pelle, in fondo, non è un bel nome per la pelle
Pelle, in fondo, si potrebbe dire: QUI

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