domenica, settembre 24, 2006

QUETZALCOATL


Fredda
ancora più fredda
d'agguati svestita
a rotolare discesa per gli scalini
sù in alto, sù in alto ti lasci grondare il cuore
avvinta al tuo sacerdozio;
le piazze adesso sono già vuote, il clamore
è respinto
lontano sulle zattere;
ma sorridi, ancora più bramata, ancora più torrida
soffocata nel cataclisma del tramonto;
e sfumi, e fumi, e ingolli
i semi neri del cacao
nella scodella intoccabile del limbo
smaltata di divinità
terrificanti;
e sorridi, ancor sorridi
tu sorridi sempre, sempre sorridi.

(Fenera)

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