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giovedì, novembre 15, 2007

appunti di estetica comparata 9

Io SENTO il suono profondo di questi accadimenti
E ne godo come se mi affacciassi costantemente all’abisso del vuoto
Io ne godo profondamente
Io godo di me in maniera intatta
amen

appunti di estetica comparata 8

La dinamica degli accadimenti è inversamente proporzionale tra le diverse realtà
Quello che non sembra muoversi qui, altrove è un balzo quantico
Le mie velature altrove sono paragonabili a derive di continenti.

appunti di estetica comparata 7

Ogni oggetto, ogni sguardo più viene definito più diventa astratto
Perché rimanda ad un’altra realtà metaAd un’ altra realtà parallela che io SENTO

appunti di estetica comparata 6

Apparentemente non si muove nulla
Apparentemente non succede molto
Il realtà ogni pennellata definisce ma rende contemporaneamente più metafisico ciò che
viene rappresentato

appunti di estetica comparata 5

La definizione è minuziosa attenta ad una forma che io giudico avvicinarsi alla realtà,
la pennellata è leggera tono su tono molte volte aspettando che il colore si asciughi
e si integri sul supporto

appunti di estetica comparata 4

Procedo quindi come nella pittura fiamminga
Per velature
Per velature aggiungendo ogni giorno un particolare che definisce meglio
ciò che rappresento

appunti di estetica comparata 2

Il mio modo di scegliere di percepire la realtà è
quello di integrare modello razionale descrittivo
con quello irrazionale intuitivo

appunti di estetica comparata

La realtà non esiste
È una nostra proiezione percettiva
La realtà è quindi relativa all’osservatore
Io sono l’osservatore

domenica, ottobre 28, 2007

saluti e baci



rifletto molto

davanti al riflesso

di ciò che si riflette per me...

un bel stravolgimento

di prospettive usuali

quasi ai miei antipodi

il sottosopra, soprasotto

che capovolge il

così in alto e così in basso...

ueilà patacchina concetto forte e chiaro,

mò basta, neh?

lunedì, ottobre 22, 2007

giovedì, settembre 20, 2007

woodland


Non puoi conoscerti veramente sin tanto che seguirai un cammino già
tracciato.
Devi perderti.
Affrontare quella paura, quell'ansia, quel terrore.
Sederti nel vuoto. Lasciare che il mondo ti trapassi, come un
giavellotto, per poi poterti rialzare.
Scoprire solo così che non esiste distinzione alcuna, nessuna distinzione di sorta, tra il tuo essere e l'essere nella sua forma unica e suprema.
Noi non apparteniamo alla natura delle cose.
Noi siamo la natura delle cose.
Esiste una sola mente.
Una sola grande mente. Un solo grande sogno.
Esso non è così imperscrutabile come ci vogliono far credere.
No. Non è così irrangiungibile come pretendono d'insegnarci.
Non esiste alcun mistero. Non esiste la vita dopo la morte.
Non ci sveglieremo nel Giorno del Giudizio. Noi siamo già svegli.
Completamente, perfettamente, lucidamente, vigorosamente svegli.
Cambiamo sembianza? Cambiamo apparenza? Cambiamo sostanza?
Perchè il corpo ci abbandona? Siamo solo carogne? Troveresti qualcosa frugando nei tuoi intestini, scoperchiando le ossa occipitali, succhiando il midollo
racchiuso nelle vertebre? Incontreresti qualcuno nelle tue ovaie?
Riconosceresti qualcuno nello sperma del tuo uomo?

Io sono questo.

Non vi è differenza alcuna nel penetrare con amore una
donna e bere la luce della sera tra le chiome dei boschi.
Sono gesti generati dal medesimo essere.
Scaturiti dal medesimo confine.
Essi scorrono per mezzo di noi.
Io sono il tutto.

Io sono.

mercoledì, settembre 05, 2007

glissons-ci


ho scoperto
un bordo
all'interno di noi
un margine
una specie di zona di arimo
che permette di distanziarsi
dalla pelle
che a tratti
nel tempo, crescendo
può diventare fragile e diafana...
questa zona franca
questa terra di mezzo
permette evoluzioni interiori
capovolgimenti
ed espansioni ritmate
è il luogo in cui si prende fiato...
è il luogo delle rincorse...
del lieve sollievo
un modo, come direbbe qualcuno, per allenarsi al grande balzo...

mercoledì, agosto 29, 2007

hai voluto la bicicletta...?



le cose impossibili

non esistono...

beh, esistono al contrario le cose che non si vogliono...

come si dice volere è potere...

e se uno non vuole c'ha sempre un buon motivo...

perchè se così non fosse non avrebbe tutta la potenza che ha nel generare ciò che non si vuole...

...oggi ho spostato la lavatrice...

...perdeva acqua da giorni...ha più di dodici anni...
di onoratissimo servizio...
è così nel paciugo sotterraneo ho pulito gli angoli più oscuri del bagno...
nell'economia dell'universo questo spostamento così insignificante
ha creato un salto quantico nella mia vita...
ho pensato che se uno dovesse curare ogni aspetto della propria esistenza
fisica, mentale, spirituale in maniera impeccabile,
sarebbe omniscente ed onnipotente
e a quel punto non avrebbe più da controllare nulla
perchè il nulla sarebbe il tutto,
non farebbe in tempo a pensare una cosa perchè questa diventi subito la cosa stessa...
ho scoperto che all'essere umano piace rimanere attaccato alla propria sofferenza,
quella del non voler controllare tutto impeccabilmente,
il fatto di sapere tutto e subito
di essere ed avere tutto, istantaneamente
è una grande paura...
la paura di essere arrivati ad essere semplicemente se stessi...
l'infinito è a portata di mano, sempre...
chiedetelo alla mia lavatrice...

giovedì, agosto 23, 2007

il qui quo qua



siamo sfere
abbarbicate al bordo
di una specie di parapetto
sull'abisso


quando va bene sull'infinito



il contatto avviene
all'inizio per punti,
come è normale,
un solo punto di contatto...


un solo punto...


qualche volta ci si dà
ai segmenti, più o meno estesi
nella ricerca della circonferenza...
in giro, intorno
sempre teeesiiiiiiiiiiiiiiiii

ma l'idea è quella
dell'inglobarsi
essere dentro e fuori
contemporaneamente

ubiqui
fuori e dentro
sfere inglobate
reciprocamente


affacciarsi allora

diventa un gioco

diventa il gioco

il qui, quo, qua

il vero gioco dell'oca....

mercoledì, luglio 25, 2007

tempo


Non guardiamo alla risposta,

ma ripetiamo la domanda.

Cosa è accaduto della domanda?

Si è trasformata.

"Che cos'è il tempo?" è diventato: " Chi è il tempo?.

Più precisamente: siamo noi stessi il tempo?

O ancora più precisamente: sono io il mio tempo?"
(...)

Heidegger - Il concetto di tempo

giovedì, luglio 12, 2007

aura

negativo


positivo


negativo


positivo


negativo


positivo


negativo





domenica, luglio 08, 2007

appunti di filosofia ermetica


ovvero deliri metropolitani
in cerca di appunti verosimili
in analogie simboliche
a uso ed abuso di viandanti
soprattutto erranti

dell'etere e non
( lettura da dx verso sx )
la soluzione è a pag.67584028573652748495874

giovedì, giugno 14, 2007

simile-vero-in-vero-simile


inverosimile

quando ciò che accade si appoggia

alla realtà che conosciamo

diventa in-vero-simile

quando l'invisibile collassa nella materia

diventa in-vero-simile

cioè simile al vero

ad un vero che non percepiamo più

che appartiene all'oltre

da qui l'idea che la realtà è maya cioè illusione

perchè riflesso di un'altra realtà più reale che ci contiene

nella nostra lingua questa parola ha questo significato:

difatti i sinomini:


indicano che ciò che noi crediamo inverosimile è quello che è fuori dalla realtà non quello che ne è entrato, che è divenuto, un gioco di specchi formidabile nel significato della parola, un esercizio, un'altra ascesi
eh eh

sabato, giugno 09, 2007

alter-referenziale


Di questo abbiamo tutti bisogno,
questo tutti rincorriamo,
Sentirci indispensabili, sempre.
Qualcuno
che pensi a noi con amore incondizionato,
a cui pensare con amore incondizionato,
che ci abbracci e ci baci con affetto,
da abbracciare e baciare con affetto,
con cui ridere come matti,
a cui confidare lo sconforto,
che ci guardi negli occhi,
da guardare negli occhi,
di cui sopportare i difetti,
che sopporti i nostri difetti,
che sappia lasciarci soli e e cerchi la sua strada,
e su questa strada ci venga a cercare anche senza motivo.

lunedì, giugno 04, 2007