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lunedì, ottobre 29, 2007

con una luce così


più o meno
si sa dove andare...
un volo a planare
un navigare a vista...
e dove non basta
un procedere a tentoni
giocando a mosca cieca
con il tempo...
ogni tanto dò uno strattone al morso...
ogni tanto un balzo al galoppo...
ogni tanto resto a guardare
fin dove sa finire la luce
e fin dove posso sfinire il mio buio...
e vàiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

la sera




quel solito limitare del giorno
che rassicura i viandanti...

domenica, ottobre 28, 2007

saluti e baci



rifletto molto

davanti al riflesso

di ciò che si riflette per me...

un bel stravolgimento

di prospettive usuali

quasi ai miei antipodi

il sottosopra, soprasotto

che capovolge il

così in alto e così in basso...

ueilà patacchina concetto forte e chiaro,

mò basta, neh?

mercoledì, ottobre 10, 2007

martedì, ottobre 09, 2007

viaggio e destinaciòn



mi piacciono le stazioni dei treni,
quei luoghi in cui sembrano partire le cose,
avere un inizio...
che sono anche il posto in cui si arriva da fuori e un pò si atterra sempre...
passo spesso per lavoro dalla stazione
e vorrei molte volte essere nella condizione di prendere un treno,
per quella destinazione in cima magari all'elenco delle partenze,
il primo treno che va...
sarà che sono figlia di un ferroviere,
mi ricordo da sempre l'odore delle frenate del treno,
un misto di ferro e gomma, del velluto delle carrozze di prima...
sarà che le stazioni sono davvero piene di saluti ed abbracci
di camminate frettolose e valigie trascinate
di attese e di ricordi kitch, le plastiche dorate del duomo e le lucette,
ma la scatola magica della stazione e del treno
mi rassicura,
c'è sempre una partenza con
una sua destinazione... un suo destino
un modo anche per me per riprendere fiato
rispetto a questo scorrere
rispetto a dove sono diretta...
in realtà mi acquieto...
lì stranamente imparo ad aspettare,
ad attendere il mio destino,
mi rilasso come se fosse tutto sotto controllo,
con amore, con gioia, con la consapevolezza
di stare qui e ora...

lunedì, settembre 24, 2007

per

vederci chiaro
anche nella notte
oscura dell'anima...

guarda

che luna,
guarda che mare...

domenica, settembre 16, 2007

oggi ho scoperto alcune cose: prima parte


per come è fatta la città non ci è possibile sperimentare
il rituale completo del tramonto,
manca il momento del bilico
sulla fondamentale
sottile linea rossa
dell'orizzonte,
siamo e diventiamo orfani del tramonto,
il sole scompare ancora alto dietro le case
e non oltre le cose,
le nostre cose,
quell'oltre che lo inghiotte noi non lo vediamo
da anni, da quando diventiamo sempre più bassi...
ce ne accorgiamo a tratti dai riflessi dei vetri,
dal luccicore dei lampioni, se ci sono le nuvole rosa...
al sole non è permesso farci scomparire nel buio della notte
in città la luce aranciata prolunga, allunga la luce
in un falso tramonto,
allunga la nostra veglia in una falsa luminescenza,
non sperimentandolo rimuoviamo dalla nostra esperienza il buio di fuori,
e costringiamo quel nostro buio naturale dentro
a rimanere coperto,
non c'è schermo su cui proiettare la propria buità interiore,
non c'è possibilità di riconoscerla,
il nostro buio rimane dentro a covare la possibilità
di uscire a buiare fuori...

oggi, ritornando a casa, ho provato da sola a tramontarmi, un pò...

venerdì, settembre 07, 2007

un pò al di là delle punte degli alberi...


pensieri leggeri si uniscono alle resine dei pini

si fa chiara la mente come nuvola

pensieri leggeri si uniscono alle luci e ai colori

al silenzio lontano delle nuvole


F. Battiato


la


città invisibilmente
pensata...

venerdì, luglio 27, 2007

incontro al buio

eh eh eh
ne ho viste delle belle...
si fa per dire,
naturalmente....



mercoledì, luglio 25, 2007

aspettando....


poi è arrivato...
il raggio verde...
si quello del film...
del film francese...
ma non mi ricordo cosa doveva
succedere...a chi lo vedeva...
io non posso dire di non averlo visto...
forse si vede un pò anche da qui...dal blog...magari succede qualcosa di diverso ad ognuno di noi...
non è che si deve temere sempre il peggio...

tempo


Non guardiamo alla risposta,

ma ripetiamo la domanda.

Cosa è accaduto della domanda?

Si è trasformata.

"Che cos'è il tempo?" è diventato: " Chi è il tempo?.

Più precisamente: siamo noi stessi il tempo?

O ancora più precisamente: sono io il mio tempo?"
(...)

Heidegger - Il concetto di tempo

un



ottimo presagio
degno di un aruspice animalista....























sabato, luglio 14, 2007

c'è


il posto delle fragole
e c'è quello dei tramonti
...
ognuno
secondo me ha un posto dei tramonti
anche in città
...
questo è il mio...

mercoledì, luglio 11, 2007

indicazioni


voi siete qui....
o qui

domenica, luglio 08, 2007